

L'OVODONAZIONE IN ITALIA
Nonostante la fecondazione eterologa in Italia non sia più vietata, il problema principale è rappresentato dalla scarsa presenza di donazioni di gameti. Rimane difficile trovare donatori volontari di sperma e ovociti.
In Italia la donazione di gameti è consentita secondo i requisiti seguenti:
La donazione è volontaria. In concreto questo significa:
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La donazione è fatta liberamente e senza pressioni di alcun tipo. La donatrice deve essere informata sulle modalità della donazione e sulla tecnologia adoperata (deve essere informata sui rischi e i vincoli di stimolazione ovarica e prelievo ovarico).
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La donatrice deve firmare un consenso sul quale può tornare in qualsiasi momento fino all'utilizzo degli ovociti.
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Se la donatrice vive con un partner, anche il partner deve firmare il consenso.
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Il donatore/la donatrice non potrà avere più di 10 nati con le proprie donazioni.
Il dono è gratuito. In concreto questo significa:
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La legge vieta qualsiasi remunerazione per la donazione di ovociti in Italia, ad eccezione del rimborso dei costi sostenuti per la donazione stessa.
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Il dono è gratuito anche per la coppia ricevente, sostenuto dal SSN se la coppia entra nei criteri per beneficiare di tale sostegno.
La donazione è completamente anonima. In concreto questo significa:
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Donatrici e coppie riceventi non conosceranno mai le loro identità reciproche. Gli ovociti della donatrice saranno dati ad una coppia sconosciuta.
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La legge garantisce chiaramente che nessuna filiazione può essere stabilita tra il bambino nato dal dono e la donatrice. Questo bambino è definitivamente il bambino della coppia ricevente.
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La legge limita rigorosamente il numero dei figli dalla stessa donatrice di ovociti (10) per eliminare in modo quasi totale il rischio di consanguineità alle generazioni ulteriori.
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In caso di gravi problemi di salute che possono colpire il bambino nato dal dono, le autorità mediche avranno accesso alla cartella della donatrice e del dono per 40 anni, ma questa cartella rimarrà anonima, nel senso che non sarà accessibile all'infuori delle autorità mediche.
La legge prevede che la donatrice possa assentarsi dal lavoro per essere disponibile in ogni fase della donazione (esami, stimolazione ovarica e raccolta degli ovociti).
Vantaggi per la donatrice:
Se non ha procreato ancora e con la condizione che la quantità degli ovociti raccolti sia sufficiente, potrà conservare una parte dei suoi ovociti utilizzabili se la sua fertilità dovesse essere "difettosa". Ovviamente potrà usare i suoi ovociti nel quadro definito dalla legge per ottenere un trattamento di PMA. Non è quindi una conservazione di ovociti per motivi personali liberamente utilizzabili. Ad esempio, non potrà utilizzare i suoi ovociti se lei è single, in un rapporto con una persona dello stesso sesso, o se è di età superiore ai 43 anni.
Chi trarrà beneficio dalla tua donazione in Italia?
Potranno legalmente beneficiare di una donazione di ovociti in Italia solo le coppie eterosessuali in età fertile che non possono concepire bambini. Può anche beneficiare di una donazione di ovociti chi rischia di trasmettere malattie congenite o MST.
Per poter fare una donazione bisogna rispettare i seguenti criteri:
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La donazione deve essere volontaria, gratuita e anonima.
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L’anonimato potrà essere tolto sotto certe condizioni (in caso straordinario, il personale sanitario potrà venire a conoscenza dei dati del donatore). Il bambino ha diritto di conoscere le sue origini: un bambino nato con l’eterologa, potrà, una volta compiuti 25 anni, conoscere l’identità del donatore, se costui accetta di rivelarla.
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l’età dei donatori: il donatore deve essere maggiorenne. Non deve superare i 40 anni di età per l’uomo e i 35 anni per la donna.
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I donatori si sottopongono ad una serie di esami chiamati “screening”, cioè un’anamnesi completa: clinica, psicologica e genetica, esami infettivologici e genetici.
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Il centro di PMA dove avrà luogo la donazione dovrà garantire la compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche tra donatore e ricevente (colore della pelle, occhi, capelli, gruppo sanguigno) nel cercare di rispettare la somiglianza tra genitori e figli.
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La donazione verrà registrata nel Registro Regionale (in attesa della Registrazione Nazionale).