

Criteri di selezione per la donazione
La campagna del Servizio Sanitario Regionale informa su chi può donare e su come diventare donatore o donatrice. Tutti gli accertamenti, le visite e gli esami a cui saranno sottoposti i donatori sono gratuiti. Se dipendente, chi dona avrà diritto a permessi retribuiti: si applicano per analogia le disposizioni sulla donazione del sangue e del midollo osseo.
Selezione dei donatori
La donazione di gameti è consentita ai soggetti di
- sesso maschile di età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 40 anni,
e ai soggetti di:
-sesso femminile di età non inferiore ai 20 anni e non superiore ai 35 anni.
Donatori di gameti maschili
Sono candidabili i seguenti soggetti:
1. quelli che in modo spontaneo e altruistico decidono di donare i propri gameti e non si
stanno sottoponendo ad un trattamento di fecondazione assistita a loro volta;
2. quelli che si stanno sottoponendo ad un trattamento di fecondazione assistita a loro
volta;
3. quelli che hanno congelato gameti in passato e non volendo utilizzarli decidono di
donarli.
N.B. I gameti dei candidati donatori che rientrano nei punti 2 e 3 potranno essere utilizzati
qualora gli stessi rientrino nei criteri generali di selezione dei donatori, compresi i risultati
delle indagini infettivologiche, genetiche e psicologiche.
Criteri di Selezione
La selezione di un donatore dovrebbe essere effettuata da un team composto da
endocrinologo/urologo con competenze andrologiche e biologo, con possibilità di
consulenza da parte di un genetista e uno psicologo, sotto la supervisione del
Responsabile del Centro.
I criteri principali nella scelta di un donatore sono.
- il buono stato di salute e l’assenza di anomalie genetiche note all’interno della famiglia (questo deve essere definito attraverso una accurata anamnesi genetica anche mediante un questionario validato da genetisti).
- Il donatore deve essere in grado di fornire notizie circa lo stato di salute di entrambi i genitori biologici (non deve essere stato adottato, né concepito a sua volta da donatore di gameti, né figlio di padre/madre non noto);
- Il donatore deve essere in grado di intendere e di volere, in buone condizioni di salute
psico-fisica e non presentare nell’anamnesi elementi che indirizzino verso malattie
ereditarie e familiari.
La valutazione dei donatori dovrebbe anche considerare l’esistenza di potenziali motivi
finanziari o emotivi che possono condizionare la donazione.
La selezione dei donatori con fertilità provata è cosa auspicabile, ma non obbligatoria.
E’ raccomandabile una valutazione e consulenza psicologica per tutti i donatori di
seme. La valutazione dovrebbe includere un colloquio clinico e, se necessario, test
psicologici.
Nessun proprietario, operatore, direttore del laboratorio o dipendente del centro che
esegue l’inseminazione può essere utilizzato come donatore.
Né il medico del paziente né l'esecutore dell'inseminazione può essere donatore del
seme.
Sono esclusi dalla donazione uomini che abbiano esposizione professionale ad alto
rischio per tossicità riproduttiva (radiazioni o sostanze chimiche).
Sono esclusi dalla possibilità di donare gameti i pazienti che abbiano effettuato e
concluso trattamenti con chemioterapici o radioterapia da meno di due anni.
Analisi di laboratorio
Non esiste un metodo per garantire in maniera assoluta che nessun agente infettivo possa
essere trasmesso con l’inseminazione tramite donazione di seme.
Comunque le seguenti linee guida, combinate con un adeguata anamnesi e l’esclusione di soggetti ad alto rischio per HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili, possono significativamente ridurre tali rischi. Si richiede che vengano eseguiti i seguenti test allo scopo di determinare
l'ammissibilità dei donatori. I risultati negativi devono essere documentati prima dell'uso di
spermatozoi del donatore (I centri che utilizzano spermatozoi procurandoseli da una banca o
da altro centro PMA, devono possedere la documentazione degli esami eseguiti)
-
HBsAg o HBV-NAT, HBs Ab, HBcAb IgG e IgM ,
-
Ab anti HCVAb o HCV-NAT
-
HIV 1/2 ab (IV generazione) o HIV-NAT
-
Ab anti-Citomegalovirus IgG, IgM
-
TPHA-VDRL
-
HTLV I e II
I campioni di sangue vanno prelevati al momento di ogni singola donazione, se eseguite
a distanza superiore di 90 giorni.
Le donazioni di gameti sono messe in quarantena per almeno 180 giorni e
successivamente occorre ripetere gli esami. In caso di conferma della negatività degli esami
il campione potrà essere utilizzato. Fa eccezione il caso in cui il campione di sangue
prelevato al momento della donazione venga sottoposto a test con tecnica di amplificazione
nucleica (NAT) per HIV, HBV, e HCV, purchè eseguita il più possibile vicina alla
donazione; in tal caso i gameti possono essere utilizzati senza attendere il periodo di
quarantena. I risultati di queste indagini devono essere disponibili prima dell’utilizzo dei
gameti.
Oltre agli esami sierologici i donatori di gameti maschili dovranno essere sottoposti a :
-
Spermiocoltura, urinocoltura, ricerca di Neisseria Gonorrhoeae, Micoplasma
Hominis, Ureaplasma Urealyticum, Chlamydia Trachomatis nel liquido seminale o
nelle urine o nel tampone uretrale/urine primo mitto.
-
Gruppo sanguigno e fattore Rh
-
Analisi chimico-cliniche di base (emocromo, glicemia, creatinina, colesterolo totale,
HDL, trigliceridi, transaminasi, G6PDH).